BITCOIN e CRIPTOMONETE: Mio articolo su Citywire di marzo 2021.

Questa era la domanda fatta dal giornale:

La volatilità che ha attraversato i mercati azionari in questi ultimi mesi, con l’evoluzione dei contagi da Covid-19, l’evoluzione delle elezioni delle presidenziali e l’insediamento del nuovo presidente USA, Joe Biden, e la Brexit, ha lasciato una forte lacuna per la quale molti hanno riscoperto un forte appetito di rischio verso le criptovalute, che tra alti e bassi continuano a rappresentare un grande punto interrogativo. Che ruolo hanno queste nei vostri portafogli? Avete riscontrato interesse da parte dei clienti e quale potrebbe essere il loro ruolo in futuro, sebbene oggi siano ancora un’asset class rischiosa e “per i più coraggiosi”?

Questa la mia risposta:

Le criptovalute e in particolare i Bitcoin sono un fenomeno ancora semi sconosciuto ai risparmiatori italiani, tuttavia ultimamente qualche cliente mi ha chiesto informazioni sulle criptovalute.

Data la forte salita delle quotazioni in poco tempo, i giornali e internet ne hanno parlato diffusamente provocando curiosità nel cercare di capire che cosa sono i Bitcoin, a cosa servono e perché potrebbe essere utile averli nel proprio portafoglio.

Sicuramente in una corretta diversificazione il Bitcoin dovrebbe essere presente in una piccola percentuale nei portafogli dei risparmiatori.

Le autorità e le banche al momento non sono favorevoli al suo uso e in Italia non ci sono strumenti finanziari che investono in criptovalute.

Il mio pensiero è che solo il Bitcoin è uno strumento di riserva di valore come l’oro e vedendo le aperture che ci sono in Usa dei regolatori penso che entro poco tempo si diffonderà anche in Italia.

Al Consulente Finanziario spetta il compito di informare i risparmiatori.

E QUESTO E’ L’APPROFONDIMENTO CHE MI HANNO CHIESTO E NON PUBBLICATO.

Negli ultimi due anni le criptovalute hanno conquistato un loro piccolo spazio nella mente dei risparmiatori e degli investitori più evoluti.

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La prima cosa che voglio sottolineare è che secondo me l’unica criptovaluta da prendere in considerazione è il BITCOIN.

La ragione della mia affermazione sta nelle sue caratteristiche uniche rispetto alle altre criptovalute presenti sul mercato.

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Le regole del Bitcoin sono state scritte all’inizio e solo se ci fosse l’accordo di tutti quelli che lo usano sarebbe possibile cambiarle, cosa nella pratica impossibile dato che non esiste un decisore unico una persona o una società che abbia il potere di decidere da sola.

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Le regole principali sono le seguenti:

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1) Il Bitcoin è scarso e non inflazionabile, infatti ne saranno prodotti solo 21 milioni di pezzi e poi basta.

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2) Il Bitcoin non è centralizzato e quindi nessuno lo può bloccare perché è diffuso su tutta la rete internet.

3) Il Bitcoin è basato sulla Blockchain che è una sorta di libro mastro notarile elettronico non modificabile su cui vengono registrate tutte le transazioni.

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4) Le altre criptovalute non hanno queste caratteristiche immutabili e sono soggette a cambiamenti da parte di chi le ha create come è già successo in questi ultimi anni.

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Queste caratteristiche uniche hanno portato il Bitcoin ad essere visto come l’Oro digitale e ad essere usato come riserva di valore.

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Ad oggi il Bitcoin non è usato come valuta di scambio corrente per problemi di velocità di scambio tra le parti, ma d’altronde la stessa cosa è successa all’Oro negli ultimi anni.

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Dopo aver chiarito il mio pensiero riguardo a quale criptovaluta prendere in considerazione, passo ad esaminare la situazione attuale del suo uso da parte dei risparmiatori e degli investitori.

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Le ultime crisi economiche finanziarie hanno evidenziato il ruolo che la criptovaluta può prendere nei portafogli degli investitori e dei risparmiatori.

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Le borse azionarie hanno subito fortissime discese e veloci risalite e anche le materie prime come il petrolio hanno raggiunto quotazioni in basso mai viste prima per poi risalire.

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Le principali valute mondiali come il Dollaro o l’Euro sono state stampate dal nulla in quantità enormi per cercare di tamponare le crisi economiche mondiali e il grande aumento della base monetaria ha creato la paura di un ritorno dell’inflazione che ad oggi è ancora bassa, ma che molti analisti stimano potrebbe esplodere nel prossimo futuro.

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Le principali istituzioni finanziarie private mondiali come fondi di investimento, hedge fund o simili hanno visto la possibilità di diversificare nel Bitcoin per difendere il valore dei risparmi a loro affidati e anche per cercare di speculare sul rialzo del valore del Bitcoin.

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Questa corsa di operatori specializzati verso il Bitcoin e anche verso le altre principali criptovalute, ha generato un rapido rialzo delle quotazioni e come sempre quando un asset guadagna moltissimo in poco tempo tutti cominciano a desiderarlo per arricchirsi facilmente.

La stampa, le televisioni e soprattutto la rete hanno contribuito a diffondere questo interesse che tuttavia se costruito sull’avidità e non sulla conoscenza non è certamente positivo.

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Come è successo anche nel passato sulle borse, le bolle creano tanta attenzione in poco tempo e una corsa all’acquisto, ma sono pericolosissime.
I risparmiatori Italiani sono molto conservatori e solo da poco hanno iniziato a scoprire il Bitcoin ma sicuramente non a pensare di comprarlo in massa come investimento.

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Tuttavia devo dire che nell’ultimo anno, complice la rapida salita della sua quotazione, i miei clienti e anche altre persone hanno iniziato a chiedermi informazioni sul Bitcoin e sulle altre criptovalute.

Dopo aver riscontrato questo interesse ho iniziato a scrivere articoli sul mio blog che potete trovare sul mio sito www.alfonsoselva.it e a pubblicare un podcast in cui cerco di dare informazioni in merito.

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In particolare sul mio podcast Finanza semplice ho pubblicato delle puntate a monologo e delle puntate dove ho intervistato dei super esperti di Bitcoin che hanno spiegato i vari motivi per cui il Bitcoin si è affermato come la prima criptovaluta e perché è destinato a restare.

Anche alcuni personaggi molto importanti ed influenti come il CIO di Blackrock, Rick Rieder, che gestisce più di 8.000 miliardi di dollari, ha dichiarato che “ il Bitcoin è qui per restare” e sempre Blackrock ha dichiarato che potrebbe inserire dei derivati sul Bitcoin per due dei suoi fondi : il Blackrock Strategic Income Opportunities e il Blackrock Global Allocation Fund.

Ad oggi nel 2021, in Italia non sono disponibili strumenti finanziari come fondi o simili distribuiti dalle grandi banche o reti di consulenza che possano permettere ai risparmiatori e agli investitori Italiani di comprare criptovalute con l’aiuto di gestori professionali, ma è possibile solo l’acquisto diretto di Bitcoin o di altre criptovalute.

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Questa situazione non è sicuramente ideale per poter dare una corretta e valida consulenza finanziaria in merito a questa asset class.

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Devo però segnalare che, oltre a Blackrock, nel resto del mondo sono stati creati fondi o certificati che permettono agli investitori retail di comprare Bitcoin o altro con l’aiuto di gestori professionali.

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La mia opinione è che il Bitcoin, data la sua correlazione negativa con le altre asset class, possa trovare una collocazione nei portafogli dei risparmiatori.

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Come sappiamo da studi e da evidenze empiriche, la diversificazione finanziari porta solo benefici nell’ambito della gestione di portafogli.
Infatti un progetto di investimento solo monetario, solo obbligazionario o solo azionario, non è efficiente come un progetto finanziario con un mix delle diverse asset class, che se ben dosato e mirato alle esigenze ed agli obiettivi del cliente porta ad un profilo rischio rendimento ottimale arrivando al risultato di dare il massimo rendimento con il minor rischio possibile.

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La funzione del Consulente Finanziario è anche quella di far salire la cultura finanziaria dei propri clienti e delle persone con cui viene a contatto nel suo lavoro e quindi un bravo professionista deve studiare e sapere anche delle novità che arrivano sul mercato finanziario per poter dare risposte consapevoli a chi gli chiede spiegazioni.

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Non bisogna rimanere su posizioni antiquate e pensare che, dato che al momento le criptovalute sono un asset molto volatile perché molto giovane, il Bitcoin e simili non si debbano studiare e approfondire ma occorre essere aperti con la mente e cercare di essere sempre al passo con i tempi per dare il servizio migliore ai propri clienti e a chiunque si voglia informare.

Ciao e alla prossima.

Qui sotto il link all’articolo del giornale Citywire

https://citywire.it/news/la-parola-ai-consulenti-criptovalute-quale-potrebbe-essere-il-loro-ruolo-in-futuro/a1478764?re=83102&ea=1695159&utm_source=BulkEmail_International+Daily+Italy+Afternoon&utm_medium=BulkEmail_International+Daily+Italy+Afternoon&utm_campaign=BulkEmail_International+Daily+Italy+Afternoon

Alfonso Selva

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