CHE COS’È LA TARI?
Prima di tutto spieghiamo che cosa è la TARI.
La TARI ( tassa sui rifiuti) è una tassa comunale che serve per finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti prodotti dalle abitazioni private o dalle attività commerciali.
La TARI è a carico dell’utilizzatore dell’immobile e non a carico del proprietario, quindi a volte le due figure coincidono e a volte no.
La TARI è stata introdotta nel gennaio del 2014, come tributo facente parte di altre due imposte:
l’IMU (imposta municipale propria)e la TASI (tributo servizi indivisibili) e tutte e tre insieme fanno parte dell’IUC (imposta unica comunale).
PERCHE’ SI DEVE PAGARE LA TARI?
Per capire perché si debba pagare la TARI, bisogna capire la ragione su cui si fonda il presupposto della legge che l’ha istituita.
La legge n. 147 del 2013, identifica il presupposto del pagamento della TARI nel possesso (generalmente proprietà) o nella detenzione (affitto/locazione o simili), a qualsiasi titolo (anche di fatto quindi senza documenti scritti) di locali (privati o pubblici) o di aree scoperte (parcheggi, piazzali, tettoie, aree con tavolini all’aperto, o similari) su cui vengano fatte qualsiasi attività o uso e che possano produrre rifiuti urbani (privati o commerciali).
CHI E’ TENUTO A PAGARE LA TARI?
La questione é semplice e complicata allo stesso tempo.
Deve pagare la TARI colui (privato, società, ente o similare) che UTILIZZA l’immobile.
Questo punto è molto importante perché molto spesso l’inquilino, il locatore o l’utilizzatore è quello che deve pagare la TARI e non il proprietario.
Molto spesso viene confusa questa importante caratteristica che identifica il SOGGETTO PAGATORE.
Ma questa regola è sempre valida?
No!
La legge ha previsto dei casi particolari in cui identifica il soggetto OBBLIGATO a pagare la TARI.
A – Nel caso in cui ci siano più soggetti che possiedono o usano l’immobile, la legge obbliga TUTTI in solido al pagamento della TARI.
Vuol dire che se siamo in 4 a possedere o usare un immobile, il comune puo’ perseguire e obbligare al pagamento TOTALE della tassa tutti e 4 i coobbligati.
Per spiegarmi meglio faccio un esempio:
Se la tassa è di 1.000 euro, il comune chiederà ad ognuno 1.000 euro e solo quando avrà raccolto i 1.000 euro si riterrà soddisfatto anche se la somma sarà stata pagata da uno solo dei 4.
B – Nel caso di uso o possesso temporaneo non superiore a sei mesi nel corso dello stesso annuo solare, la TARI è dovuta solo da chi l’ha usata o posseduta per quei sei mesi.
C – Nel caso, molto comune ultimamente, in cui i locali in questione siano in centri commerciali integrati o in regime di multiproprietà, la TARI è dovuta dal soggetto che gestisce i servizi comuni e non dai singoli affittuari o multiproprietari.
COME FA IL COMUNE A SAPERE CHI DEVE PAGARE LA TARI?
Questo punto della legge della TARI è molto disatteso e non conosciuto dagli utenti.
Infatti molti pensano che sia il comune, anche a seguito di un cambio di residenza o di richiesta di apertura di un’attività commerciale, a dover iniziare a calcolare e a chiedere il pagamento della TARI.
Invece non è assolutamente cosi.
La legge prevede un OBBLIGO di dichiarazione da parte del contribuente e non lo esonera in nessun modo da questo obbligo.
Il contribuente del comune deve presentare la dichiarazione per il calcolo della TARI nei tempi e con le modalità previste da ogni regolamento del comune in cui l’immobile si trova.
La dichiarazione iniziale è poi valida per calcolare il pagamento del tributo anche negli anni successivi e tale calcolo rimane valido a meno che il contribuente non presenti domanda di variazioni dei dati di calcolo iniziale e che quindi determinino un diverso tributo da pagare.
CHE SUCCEDE SE NON SI PAGA LA TARI?
Se non si paga la TARI, il comune può richiedere il pagamento degli arretrati degli ultimi 5 anni.
In caso di mancata presentazione della dichiarazione iniziale del pagamento della TARI, il comune può applicare sanzioni che possono arrivare a TRIPLICARE l’importo non pagato.
A titolo di esempio, se negli ultimi 5 anni non ho mai pagato la TARI e l’importo annuo era di 5.000 euro, il comune può chiedere ed ottenere il pagamento di 75.000 euro sommando arretrati e sanzioni.
La legge consegna anche al comune la possibilità (e credetemi che la sfrutta sempre) di emettere cartelle esattoriali e in caso di mancato pagamento procedere per riscuotere anche con il pignoramento dei beni del debitore.
In più se il mancato pagamento della tassa supera i 30.000 euro, scatta anche la sanzione PENALE.
Che SUCCEDE SE HO SBAGLIATO A COMUNICARE I DATI DELL’IMMOBILE?
Ritornando al punto 4, la legge prevede l’obbligo per il contribuente di dichiarare i dati dell’immobile.
Ma visto che l’onere della dichiarazione iniziale spetta al contribuente, il comune non ha nessuna colpa in caso di errata dichiarazione.
Questo punto é molto importante, perché se la dichiarazione iniziale e’ sbagliata il comune non ne ha colpa e potrebbe chiedere in più o in meno rispetto al dovuto.
L’esattezza dei dati su cui si fonda il calcolo della TARI é uno degli aspetti fondamentali su cui porre attenzione.
Infatti se dopo una verifica ci si accorge che le misure o le caratteristiche dell’immobile sono errate, si può presentare domanda, verificare se si può PAGARE DI MENO e anche chiedere indietro i soldi pagati in più negli ultimi 5 anni.
Ma la stessa possibilità é data anche al comune che se scopre che le misure o le caratteristiche determinano un ricalcolo a suo favore PUO’ CHIEDERE di farsi pagare la differenza della TARI non riscossa.
La legge infatti prevede che si possano verificare i calcoli per il pagamento degli ultimi 5 anni e che l’utente possa chiedere indietro i soldi pagati in più.
Ma c’é un altro aspetto da considerare:
Il ricalcolo o l’esazione (la richiesta di pagamento) può essere fatta anche dal comune se si accorge che l’utente ha dichiarato il falso o che non ha mai presentato la dichiarazione per il pagamento della TARI.
CHE SUCCEDE IN CASO DI CAMBIO DI RESIDENZA O CHIUSURA DELL’ATTIVITA’ COMMERCIALE?
In caso di cessazione dell’attività commerciale o di cambio di residenza, il contribuente e’ tenuto OBBLIGATORIAMENTE alla comunicazione al comune della cessazione dell’utenza da pagare.
Capita molto spesso che una persona si trasferisca e si dimentichi di fare la comunicazione e si veda arrivare dal comune la richiesta di pagamento anche se non é più residente nello stesso.
L’obbligo della comunicazione di cessazione é valido anche per le attività commerciali.
COME SI CALCOLA LA TARI DA PAGARE?
L’importo della tassa da pagare é calcolato in base alla dichiarazione dell’utente e cambia da comune a comune.
Infatti varia a seconda della grandezza dell’immobile, delle sue pertinenze (cantina, box, terrazzo, etc), dell’attività commerciale, industriale o di servizi svolta nel locali e nelle aree di uso.
E’ importante sapere che ogni regolamento comunale prevede una serie di AGEVOLAZIONI/ESENZIONI a seconda delle varie tipologie di immobili e superfici diverse.
Quindi potrebbe essere che si ha diritto a PAGARE MENO o NON PAGARE e non sapendo esattamente cosa prevede il regolamento comunale o avendo sbagliato la comunicazione si stia pagando di più.
COME FARE PER NON PAGARE LA TARI?
Come accennato sopra, la legge e di conseguenza i regolamenti comunali, prevedono molti casi di ESENZIONE dal pagamento per determinate aree.
Un esempio molto frequente é quello delle superfici dove si formano, in via continuativa e prevalente, RIFIUTI SPECIALI.
In questi casi la legge prevede l’OBBLIGO del trattamento del rifiuto speciale a parte e quindi il titolare dell’area interessata deve pagare un operatore terzo che a PAGAMENTO ritira il rifiuto speciale e lo smaltisce dando ricevuta del corretto trattamento in base alla legge.
Questa ESENZIONE dal pagamento della TARI, ormai in base a consolidate interpretazioni della legge, si estende anche alle aree e ai magazzini in cui vengono depositate e trattate le merci che poi produrranno il rifiuto speciale.
Quindi é molto importante capire e identificare tutte le aree di diverso tipo coinvolte nella produzione di rifiuti speciali.
COME SI FA PER OTTENERE L’ESENZIONE DAL PAGAMENTO DELLA TARI?
Per ottenere l’esenzione dal pagamento della TARI bisogna fare un’apposita domanda al comune, perché non è assolutamente automatica.
Come per la dichiarazione spetta all’utente presentare una dichiarazione in merito seguendo il regolamento del comune e allegare la documentazione relativa al trattamento e al pagamento dei rifiuti speciali che non devono essere conteggiati nella TARI.
ESISTONO ANCHE AGEVOLAZIONI O RIDUZIONI DELLA TARI?
Certo.
Oltre ai casi di esenzioni, la legge prevede casi per utenze commerciali in cui si ha diritto ad una riduzione del contributo TARI da pagare in presenza di smaltimento diretto di rifiuti speciali.
SEI SICURO DI SAPERE SE STAI PAGANDO IL GIUSTO SULLA TUA TARI?
- Sei tu il soggetto che è obbligato a pagare in base al possesso o all’uso dell’immobile?
- Ci sono altri soggetti che usano l’immobile?
- Hai fatto la tua dichiarazione al comune?
- Hai modificato la grandezza delle aree?
- Hai modificato le loro destinazioni?
- Hai integrato la dichiarazione iniziale?
- Tutte le aree dell’immobile hanno la stessa funzione?
- Hai verificato di aver usato i corretti codici TARI comunali nella dichiarazione?
- Conosci tutte le agevolazioni ed esenzioni previste dal regolamento comunale dove si trova l’immobile?
- Produci rifiuti speciali?
- Sei tu che paghi e smaltisci i tuoi rifiuti speciali?
Se anche ad una sola di queste domande non sai rispondere o hai dei dubbi in merito, allora potrebbe essere il caso di verificare se stai pagando il giusto per la tua TARI.
Il consiglio e’ quello di far controllare attentamente ad un professionista la tua bolletta TARI, perché potresti avere un grosso risparmio per il futuro e percepire un rimborso di quanto erroneamente pagato nei passati 5 anni:
Se vuoi puoi contattarmi a questi indirizzi e chiedermi una consulenza per stabilire un piano finanziario su misura per te.
https://www.alfonsoselva.it/info@alfonsoselva.it
Alfonso Selva
Consulente Finanziario a Roma
Padre orgoglioso di due ragazzi.
Compagno felice e atleta che non molla mai.
Cell. 338-3169801