Prima di tutto vediamo cosa vuol dire Recovery Fund:
Le parole R.F. vogliono dire fondo di recupero e quindi sarebbe uno strumento per tentare di recuperare quello che si e’ perso con la crisi economica del CORONAVIRUS.
Ora vediamo di esaminare le caratteristiche del R.F..
- Il R.F. e’ un fondo che si dovrebbe creare per non incorrere nei problemi che erano stati sollevati dagli Euro Bond o Corona Bond (vedi mio altro articolo precedente e podcast).
https://podcasts.apple.com/it/podcast/finanza-semplice-di-alfonso-selva/id1502910277?i=1000469854643
2).Il R.F. si dovrebbe basare su risorse raccolte con un aumento della contribuzione degli stati Europei al bilancio comunitario.
Tale contribuzione oggi e’ circa dell’1% da molti anni e la proposta sarebbe di portarla al 2%, ma su questa proposta ci sono gli stati del nord che non sono d’accordo.
A questo riguardo la Commissione Europea pensa di emettere 320 miliardi di euro di obbligazioni e di PRESTARNE circa 160 ai paesi membri bisognosi e questi prestiti DOVREBBERO mettere in moto investimenti per 1500/1600 miliardi di euro con una LEVA di 1 a 10.
Al solito invece di mettere soldi veri….. si vuole sempre fare la moltiplicazione dei pani e dei pesci!!
Gli atri 160 miliardi DOVREBBERO essere dati a FONDO PERDUTO agli stati che ne hanno bisogno….. ma per far questo si dovrebbe far passare l’aumento dall’1% al 2% e come detto sopra non e’ detto che ci si riesca.
- Con il R.F. non ci sarebbe la messa a comune di tutto il debito pregresso degli stati, ma solo quello creato da oggi in poi, superando cosi’ la problematica emersa con i Corona Bond/Euro Bond.
- Altro aspetto di accesa discussione, sempre tra i paesi del nord e quelli del sud, e’ la modalita’ con cui questi finanziamenti verrebbero erogati:
- I paesi del nord (Olanda, Germania e altri) vorrebbero che fossero prestiti a 25/30 anni con tassi bassissimi, ma da restituire.
- I paesi del sud (Italia, Spagna e Francia e altri) vorrebbero finanziamenti a fondo perduto da ripagare con l’aumento del bilancio della Comunita’ Europea.
- Alla fine si pensa ad un compromesso 50% e 50%.
5) L’ammontare complessivo del fondo dovrebbe essere tra i 1.000 e i 1.500 per far fronte a tutte le richieste.
6) Come dovrebbe essere la ripartizione dei fondi?
C’e’ una proposta di Madrid di ripartirli in base alle perdite di PIL e all’aumento del rapporto DEFICIT/PIL, ma non si sa se verra’ accettata.
7) Quando sara’ operativo il R.F.?
Per ora il prossimo appuntamento e’ per il 6 maggio e se anche si trovasse un accordo su tutti i punti, l’iter di costiuzione non potrebbe partire prima di luglio agosto 2020 ele erogazioni non prima del 2021…. ma data l’urgenza della situazione economica si dovrebbe trovare un escamotage per farlo partire subito.
8) Chi controllera’ come verranno spesi questi finanziamenti/fondi perduti?
Su questo aleggia ancora la nebbia piu’ profonda, ma verosimilmente si prenderanno a modello i controlli per MES o altri fondi simili…. quindi la TROIKA (BCE,COMMISSIONE EUROPEA,FMI) o similari.
Per concludere il R.F. anche se sulla carta sembra un buon progetto e se anche fosse approvato in tempi brevi…… la sua partenza, a meno di magie, non sarebbe prima del 2021.
Per finire sembra che il progetto cambiera’ nome in RICOVERY INSTRUMENT o RECOVERY INITIATIVE.
Questo ti da l’idea della poca fondatezza del progetto attuale R.F.
Foto da Corriere della Sera
Quindi gli unici progetti realmente esistenti sono:
- Le erogazioni della BEI (banca europea degli investimenti) per 200 miliardi di euro.
- Le erogazioni del MES (meccanismo europeo di stabilita’) per 200 miliardi.
- Dalla BCE Il programma PEEP (pandemic emergency purchase programme) un programma di acquisto titoli sul mercato secondario per ora di 750 miliardi di euro, ma in progetto di aumento a 1.500.
- Dalla BCE tassi a zero ancora per i prossimi mesi.
- Dalla BCE Il programma OMT, una specia di QE per acquisto illimitato di titoli di un paese in difficolta’ di cui ho parlato in altro articolo precedente.
- Dalla BCE abbassamento dei vincoli alle banche Europee che liberano fino a 120 miliardi di euro per poter potenzialmente erogare alle imprese fino a 1.200 miliardi di prestiti.
- Dalla Comunita’ Europea stop al patto di stabilita’ che obbligava gli stati a non andare oltre un deficit del 3% e un debito pubblico non superiore al 60% del PIL.
- Dalla Comunita’ Europea possibilita’ di usare i precedenti fondi Europei destinati ad altri scopi per spese per emergenza CORONAVIRUS.
- Dalla Comunita’ Europea Il fondo SURE (cassa integrazione europea) per 100 miliardi.
Se dopo il 6 maggio ci saranno importanti novita’, faro’ altri articoli per illustrarti i tecnicismi.
Se hai voglia di approfondire gli argomenti puoi scrivermi a info@alfonsoselva.it o andare a sentire altre puntate del podcast Finanza Semplice.
Ciao e alla prossima.